Matsuhisa at Cala di Volpe
“La mia passione nasce già da quando avevo circa 14 anni, dato che la mia famiglia è proprietaria di un forno-pasticceria e, quindi, volente o nolente, ero sempre a contatto con dolci e pane. Poi la mia nonna grande cuoca ha fatto il resto, facendomi appassionare ancora di più al mondo della cucina in generale”. Dopo la scuola alberghiera, Lavacchielli inizia a seguire Barbieri, diventandone prima allievo e poi assistente stretto. Di lui, oggi, è proprio Barbieri a usare la definizione: «un mio collaboratore storico». Ha convinto lo chef bolognese a sostituirlo ai fornelli per la sua cucina contemporanea, ma che strizza l’occhio anche al passato rivisto in chiave moderna. I suoi piatti forti sono i tortellini, le lasagne croccanti, il bollito, la zuppa imperiale, le tagliatelle, ma non mancano tocchi di internazionalità gastronomica con l’uso di spezie libanesi, la preparazione di chutney o le varianti di polpette che si ispirano alle cucine etniche e allo street food.